In questi giorni si sta svolgendo la “settimana mondiale per l’allattamento materno”: dal 1° al 7 ottobre la campagna di sensibilizzazione #feedingourfuture sostiene le figure professionali più vicine alle mamme, per favorire l’allattamento al seno. Questa campagna d’informazione ci porta a riflettere sull’importanza dell’allattamento e in particolare sulla disinformazione e la mancanza di supporto qualificato che portano le donne a smettere di allattare prima di quanto vorrebbero.
Ogni mamma dovrebbe avere la possibilità di allattare e soprattutto di allattare per tutto il tempo che desidera farlo. E questo in alcuni casi sarebbe possibile, grazie all’intervento di personale sanitario competente e professionalmente preparato in materia.
Tutto questo lo ritrovo nella mia storia di allattamento.
Durante la mia gravidanza di una cosa ero sicura: volevo allattare a tutti i costi, era il mio obiettivo primario. Sentivo la necessità di stabilire, di creare, di concretizzare un rapporto speciale e unico con il mio bambino. E fortunatamente ci sono riuscita. Parlo di “fortuna” non a caso. Nei tre giorni che sono stata all’ospedale solo ad un’infermiera, una notte, è venuto il dubbio che forse il bimbo non si attaccava bene. Avrei preferito ci fosse un accompagnamento più strutturato per le primipare e non tutto lasciato al caso. Una volta tornata a casa non è stata una passeggiata, ma il sostegno di mio marito e dei familiari mi hanno permesso di avere le forze di allattare a richiesta, nonostante una costola incrinata durante il cesareo. Sono stata fortunata, ma non è possibile che l’allattamento si possa realizzare solo in base alla fortuna!
Solo più tardi ho scoperto che non erano le infermiere del nido le più qualificate per controllare l’attacco del bambino ma lo erano le ostetriche del reparto, ma nessuna si è fatta avanti; non sapevo della presenza di ostetriche che fanno visite domiciliari per risolvere eventuali problematiche che riguardano l’allattamento, oppure dell’esistenza di consulenti per l’allattamento che accompagnano prima e dopo il parto la mamma. E come me tante mamme non conoscono queste possibilità, soprattutto se stiamo parlando del primo bambino. Solo dopo che ci si è passati si capisce quanto l’accompagnamento competente sia importante se non fondamentale in alcuni casi.
Philips Avent è da anni a fianco delle mamme e sostiene la campagna #feedingourfuture promuovendo il confronto su questo bellissimo e delicatissimo tema. Sono stato organizzati 2 eventi a Milano volti a sensibilizzare la discussione sull’allattamento e sullo svezzamento del bambino, diretti da personale e medici competenti e qualificati.
– 1° ottobre 2016 – “Il ritorno a casa. Il nutrimento della famiglia”.
Dalle 10.00 – 13.30 presso hotel Crivi’s C.so di Porta Vigentina, 46 Milano
All’incontro saranno presenti: Dr. Arturo Giustardi Pediatra, Neonatologo, consulente per l’allattamento al Seno; Dr.ssa Monika Stabulm, Infermiera pediatrica e terapista Pre e Post neonatale; Dr.ssaClaudia Giustardi Sociologa e Family Coach.
Per info: http://www.allattamentoalseno.it/
– 8 ottobre 2016 – “L’importanza dello svezzamento”
Ore 11.00 Ludoteca Dou Dou, Via Domodossola 23, Milano
Momento dedicato al rapporto tra allattamento e svezzamento: pappe e allattamento, come si conciliano? Suggerimenti su come preparare ricette facili e gustose per il proprio bambino.
All’incontro sarà presente Stefania Ripamonti, nutrizionista.
Per info: reception@ludotecadoudou.it
Troppo spesso si viene a conoscenza delle cose tardi. Per questo è importante parlarne e confrontarsi.