Quando si diventa mamme per la prima volta ci si trova a confrontarsi con una montagna di teorie, opinioni, consigli su argomenti di cui non conoscevi neanche l’esistenza. Almeno per me è stato così! Per ogni scelta ci sono mille possibilità ognuna supportata da spiegazioni ed esperienze spesso una il contrario dell’altra… Ma allora, qual è la cosa giusta da fare?
Per uscire da questo circolo vizioso, nel mio piccolo, ho preso una decisione: io ascolto le varie opinioni e poi faccio quello che il mio cuore di mamma pensa sia la cosa migliore per il mio bambino e anche per tutta la famiglia.
Uno degli argomenti più dibattuti e controversi è l’utilizzo del succhietto passatempo. Immagino che anche voi ne abbiate sentite “di ogni” e da persone più o meno autorevoli in materia.
È giusto dare il ciuccio ai neonati allattati al seno?
Non possedendo una palla di cristallo (che ritengo sarebbe un ottimo gadget che ogni reparto di maternità potrebbe fornire alla neo mamme), non ho una risposta definitiva a questo dilemma, ho solo la mia esperienza con mia sorella che non ha usato il ciuccio e il mio bambino che invece lo ha usato.
Mia sorella è nata che avevo 20 anni e la mia mamma 45 ed è riuscita ad allattarla fino all’anno e mezzo. E’ nata piccolina, quindi qualsiasi ciuccio le dava il voltastomaco, in più mia mamma l’ha sempre allattata a richiesta, quindi a cosa le serviva il ciuccio se aveva qualcosa di meglio!!! Anche crescendo non ha mai voluto il succhietto passatempo con tutti i pro e i contro della cosa: quando aveva le “crisi isteriche” non c’era nessun modo per calmarla, per addormentarsi aveva la coccola del seno e ogni volta che si svegliava di notte (ogni 1,5-2 ore) si riattacava al seno. Credo che l’assenza del succhietto abbia giovato all’allattamento, ma quante volte ci siamo trovati a pensare “magari prendesse un po’ il ciuccio!!!”.
Carica di questa esperienza, quando è arrivato il mio bambino avevo già un po’ di idee in testa. La priorità era l’allattamento: volevo allattare a tutti i costi!
Durante il corso preparto l’ostetrica ci aveva detto che era meglio che il bimbo si abituasse al dito piuttosto che al ciuccio… mmmmmh… a me questa cosa non piaceva per niente: e se poi il dito lo usa fino ai 10 anni e oltre, rovinandosi denti e palato? Il succhietto quando è ora glielo tolgo io, il dito, mica posso tagliarglielo!
Appena partorito il mio bimbo si è attaccato subito al seno, con mia immensa gioia. In quei giorni non volevo usare il succhietto per non creargli confusione: tutte le volte che voleva c’era il seno a sua disposizione! Poi però mi sono trovata di fronte alla necessità di dilazionargli i pasti con scadenze precise perchè mangiava troppo e stava male. Ed è a questo punto che il mio bimbo ha cominciato ad usare il succhietto. Io non ho mai insistito, se lo voleva bene, altrimenti niente.
Poi un altro mio personalissimo pensiero era quello di proporgli succhietti di forme diverse, in modo che non si affezionasse ad uno solo e che il palato non si abituasse ad una sola forma. Questa cosa in verità me la sono “inventata” io, non so se ho fatto bene o male, ma sono andata a buon senso e soprattutto il bambino mi ha assecondata usandoli indifferentemente dalla forma.
Che ciuccio usare per i bambini allattati al seno?
Nelle ultime settimane, sempre in quest’ottica di fargli provare forme diverse, ho provato i succhietti Soothie Pacifier Avent, che mi sono stati inviati per prova dalla ditta Philips. La loro forma innovativa mi intrigava; inizialmente la cosa che mi aveva colpito era il fatto che erano tutti in silicone e non avevano l’anello esterno, quindi nell’eventualità di un utilizzo notturno, erano più “compatti” e poco ingombranti.
Una volta aperta la confezione e lavati, ho lasciato che il mio bimbo li esplorasse: la mancanza dell’anello non lo ha assolutamente messo in difficoltà, nel giro di qualche secondo era già in bocca!!!
La vera innovazione sta nella forma della tettarella: alla classica forma a ciliegina viene associato un rigonfiamento alla base della tettarella che porta la bocca del bambino (soprattutto nei primi mesi di vita) ad assumere la stessa posizione di quando si attacca al seno, cioè con le labbra che sporgono verso l’esterno. La posizione delle labbra estroflesse è fondamentale per stimolare la produzione del latte, per non avere dolore nel momento dell’attacco e per non ingurgitare aria durante il pasto. Quindi la forma del succhietto Soothie Avent è stata studiata proprio per non interferire con l’allattamento e per sviluppare la capacità di suzione del bambino.
Inoltre il fatto che sia in silicone lo rende particolarmente delicato nel caso in cui venga perso nel lettino durante la nanna e non contiene BPA.
Potete trovare il ciuccio Soothie Avent nei migliori negozi per l’infanzia o acquistarlo direttamente tramite Amazon Italia, con la spedizione Prime arriverà a casa vostra entro due giorni lavorativi.
Ora il mio bimbo ha 1 anno e utilizza il succhietto sono per dormire e durante le famose “crisi isteriche, ma con il prossimo bimbo credo sfrutterò molto di più le caratteristiche del succhietto Soothie Avent nei primi mesi, nella speranza riesca a conciliare l’allattamento con il suo utilizzo per calmarlo.