Figlia mia, mamma lo sa che di tanto in tanto allunghi di nascosto la manina verso il vaso delle caramelle. Anche se tu non lo sai, ho la visione periferica molto molto sensibile e anche se sembra che io stia guardando la tv, in realtà ti sto osservando. E mi piace da impazzire quell’espressione furba che fai, come se fossi riuscita a conquistare il mondo.
Oppure quando arrivi all’improvviso in camera mia e dici con aria innocente: “Mamma, io non ho fatto niente, non ho fatto nessun disastro!”, tu non sai che turbinio di emozioni mi provochi, dalla rabbia alla tenerezza più totale.
Ma soprattutto, tu non sai che di tanto in tanto anche la tua mamma ti nasconde qualcosa e non è disposta a svelarti i suoi segreti anche se la minacci di mandarla a letto senza cena! Beh, almeno fino a quando non sarai abbastanza grande da leggere questo articolo…
10 cose che faccio di nascosto da mia figlia
- Butto via i tuoi disegni e lavoretti scolastici. Ok non tutti, conservo quelli più carini diciamo… che non sono poi così tanti per fortuna! Ma sì, dopo aver conservato il disegno di un sole realizzato in 10 versioni tutte uguali beh, le restanti mille potrebbe accadere che finiscano nella spazzatura. Ti prego non averne a male, ti voglio bene lo stesso e adoro ogni tuo disegno, ma devo proprio buttarli. Perdonami!
- I bambini non escono dalla pancia della mamma. Ci vivono dentro per un po’ ma davvero, non escono da lì. Se vuoi saperne di più, chiedi a tuo padre.
- Quando non sei in casa mangio le tue caramelle e i tuoi cioccolatini. Ok, ammetto anche che comprarli per te in parte è solo una scusa.
- Quando mamma e papà litigano e ti dicono che in verità stanno solo discutendo e per farti vedere che siamo felici ci abbracciamo e baciamo, è solo una tremenda bugia. In quel momento ci odiamo terribilmente e dovrà passare un’oretta buona e forse anche qualcosina in più perché torniamo ad amarci di nuovo. Ma in quel momento davvero no.
- Quando ti metto a letto e ti dico che tornerò più tardi per farti un altro po’ di coccole, sto mentendo. Non tornerò più. Semplicemente per il fatto che so che appena varcata quella soglia starai già dormendo profondamente.
- Quando avrò finito di contare fino a tre non succederà un bel niente, quindi ti affanni a seguire le mie indicazioni sulla base di una paura del tutto infondata. Spero che tu non mi faccia mai arrivare al 3, davvero.
- Ti voglio un bene dell’anima, ma te ne voglio molto di più quando dormi. In silenzio.
- Io non sono perfetta, anche se mi piace farti credere che io lo sia. E non ho sempre ragione io, ma è meglio che tu faccia ciò che dico, per il tuo bene. E anche per il mio.
- Spesso quando, facendo i compiti di scuola, leggi una pagina del tuo libro ad alta voce e mi racconti ciò che hai capito, io non ti ascolto. Ti guardo sorridente e annuisco con la testa, ma sono in un’altra dimensione. Una dimensione fatta di sabbia calda e sole cocente, ed io su una sdraio a sorseggiare il mio drink. Ma sono sicura che tu abbia capito tutta la storia alla perfezione, per cui brava!
- Hai presente quando ti spiego che non hai nulla da temere dai ragni e cerco di farti coraggio? In verità sto facendo uno sforzo incredibile in quel momento, io li odio! Hai presente quando ti dico che le cimici sono solo le cugine sfortunate delle coccinelle e che, poverine, non hanno nessun amico perché sono brutte? Sto mentendo, sono animali disgustosi! E quel carinissimo verme bavoso che hai appena estratto dalla terra dell’orto? Ma quale buffo, mi fa venire il voltastomaco!