Quante come me hanno fatto mente locale solo in ospedale che nel giro di una settimana avrebbero dovuto fare la scelta del pediatra per il proprio bimbo? Proprio così, non ci avevo proprio pensato e mi trovavo anche in una città che non era la mia natale.
Per iscrivere il bimbo nella lista di uno dei pediatri condotti della propria città è necessario recarsi alla propria ASL con il documento di nascita. Allo sportello ti dicono le disponibilità dei vari medici e una volta fatta la scelta del pediatra ti viene rilasciato un foglio con tutte le informazioni utili (indirizzo, numero di telefono, e-mail…). A questo punto è possibile chiamare l’ambulatorio e prenotare la prima visita del bambino. In seguito, nel caso doveste decidere il cambio del medico pediatra, non sarà più necessario recarsi personalmente alla ASL di competenza, ma basterà collegarsi online inserendo il codice della propria carta dei servizi regionali.
Non conoscendo nessun medico, ho fatto un giro di telefonate alle mie amiche con figli chiedendo loro chi era il loro pediatra e come si trovavano. In questo modo sono riuscita a stilare una “classifica”: in un foglietto ho scritto i nomi dei pediatri in ordine di preferenza e ho mandato mio marito a fare l’iscrizione pregando che il primo avesse posto e che in caso contrario non si arrivasse proprio all’ultimo della lista.
Quali sono le cose da considerare nella scelta del pediatra?
1) Distanza dell’ambulatorio da casa e comodità nel raggiungerlo.
E’ sicuramente una delle prime cose che si considera. E’ necessario stabilire una distanza massima che si è disposti a percorrere o considerare se la zona è ben servita dai mezzi pubblici nel caso in cui ci si trovi nella necessità di raggiungere l’ambulatorio e non si abbia a disposizione la macchina.
2) Orari dell’ambulatorio.
Il pediatra è presente in ambulatorio tutti i giorni o a giorni alterni? E’ aperto anche il sabato?
3) Presenza di una segretaria.
Se l’ambulatorio è provvisto di segretaria sarà molto più semplice prendere appuntamenti. Solitamente le segretarie si rendono anche disponibili ad appuntare il problema e consultare il medico nel primo momento disponibile per poi richiamare a casa per dirti il da-fare.
4) Se fa parte di un poliambulatorio pediatrico
La presenza di un poliambulatorio assicura di trovare sempre un pediatra a disposizione anche nel caso di malattia o ferie del proprio medico pediatra.
5) Se è favorevole o meno alla medicina omeopatica o ai rimedi naturali
Se si ritiene che la medicina omeopatica possa trovare posto tra le cure con le quali vogliamo che nostro figlio venga trattato, è bene informarsi preventivamente se il medico che intendiamo scegliere sia o meno un esperto in quel settore e la metta in pratica.
6) La presenza di sale d’aspetto separate
Soprattutto nel primo anno di età le visite dal pediatra sono spesso controlli di crescita, quindi il bimbo sta bene. La presenza di più sale d’aspetto protegge i bimbi sani da eventuali malattie presenti nell’ambulatorio.
7) Disponibilità a venire a casa a visitare il bambino.
La comodità della visita a casa non ha eguali, soprattutto se la mamma non è automunita, il papà è fuori tutto il giorno per lavoro e magari non ci sono parenti (nonni, zii ecc…) che possono dare un passaggio.
8) Disponibilità a rispondere telefonicamente o per e-mail ad eventuali semplici dubbi.
Molte volte, soprattutto nei primi mesi di vita del bambino, sorgono dubbi sull’alimentazione, sul sonno, sul nervosismo del bimbo… Avere la possibilità di parlare direttamente con il pediatra, magari in fasce di orario precise dove lui si mette a disposizione telefonicamente, aiuta tantissimo, soprattutto dal punto di vista della tranquillità della mamma che deve affrontare tutte le novità del neonato.
9) La fiducia
Questo per me è la cosa più importante da considerare. Ovviamente un rapporto di fiducia si stabilisce nel tempo, quindi bisogna affrontare qualche visita prima di capire se è il pediatra che fa per voi. Se le risposte che ti dà o il modo in cui si rapporta con il bimbo dopo un po’ non ti soddisfano, ti consiglio di cambiare pediatra il prima possibile. Questo l’ho capito sulla mia pelle. La pediatra del mio bimbo è molto veloce nelle visite e questa cosa all’inizio mi lasciava perplessa e avevo paura fosse superficiale. Poi ho capito che lo faceva perchè andava subito al dunque. Mi ha risolto sempre e subito ogni problema e soprattutto non ha mai sottovalutato il famoso “sesto senso” da mamma.
10) Capacità di rapportarsi coi bambini
Può sembrare una cosa scontata, ma non tutti i pediatri sono capaci di trattare coi bambini e questo, per i piccoli, può fare una grossa differenza. Esistono ad esempio pediatri bruschi e poco cordiali, altri invece che fanno divertire i bambini e dimostrano una straordinaria pazienza. Certo, sicuramente il carattere di un pediatra non ne pregiudica le competenze scientifiche, tuttavia in alcune situazioni delicate può fare una differenza importante.
11) Tracciare la situazione attuale del pediatra
Se possibile, potrebbe tornare utile informarsi sulla situazione attuale del pediatra. È possibile infatti che si vada a scegliere un pediatra che sia appena andato in maternità o stia per andarci. In questo caso è bene essere consapevoli che ci verrà assegnato un sostituto per circa un anno per poi tornare al (per noi nuovo) pediatra dopo il periodo di assenza. È importante anche informarsi della presenza o meno di altre condizioni sensibili che potrebbero vedere il pediatra mancare frequentemente dall’ambulatorio ed essere quindi sostituito spesso da medici diversi (ad esempio se il medico deve seguire lunghi e continui cicli terapeutici).
12) Informarsi sul curriculum del pediatra
Potremmo trovarci nella condizione poco piacevole di avere un bimbo che manifesta patologie specifiche e che potrebbero protrarsi per lungo tempo, come possono essere allergie o problemi cardiaci o insufficienze respiratorie. In questo caso è possibile che la scelta del medico pediatra sia indirizzata dalle specializzazioni che ogni medico può o meno avere. Molto spesso i curricula dei medici si trovano on-line sul sito dell’ASL o nei loro siti privati (se ne hanno uno).