Buongiorno! Come avete trascorso questi primi giorni di sole primaverile? I miei sono stati fantastici e all’aria aperta, ho fatto più cose in questi giorni di quelle che ho fatto in tutto l’inverno.
L’avevo già detto in passato come il mio umore fosse fortemente influenzato dalla stagione. Un tempo amavo le giornate cupe e piovose che passavo a rilassarmi stesa sul letto a leggere un libro o, semplicemente, a contemplare ciò che accadeva fuori dalla finestra. Adesso le giornate di quel tipo sarebbero solo una perdita di tempo, gli impegni sono sempre tantissimi e il tempo sembra non bastare mai. Il tempo è un po’ come i soldi, più ne hai e più te ne serve.
E in questi giorni se avessi avuto 48 ore al giorno beh, le avrei utilizzate tutte quante. Innanzitutto, ovviamente, le pulizie di primavera. La mia casina ha subito un vero shock quando sono andata a spolverare in luoghi che non vedevano intrusi da almeno una stagione. Poi, ovviamente, gli armadi. Quelli delle bimbe soprattutto, crescendo alla velocità della luce, erano ancora pieni di vestitini troppo piccoli per loro e comunque di maglioncini invernali. I vetri! Quei traditori che si riempiono sempre di ditate delle mie bimbe. E poi, il mio più acerrimo nemico… il divano!
Dall’aria aperta ai lavori in casa
Sì, il mio divano era conciato davvero maluccio. Si tratta di un divano a 3 posti con penisola, in tessuto di colore scuro (o almeno lo era) non sfoderabile. Vi lascio immaginare la difficoltà nel tenerlo pulito con in casa due bimbe pestifere e un cane. Ma questo è il meno, il poveretto aveva la penisola infossata perché le molle avevano ceduto e il bracciolo sfondato a causa di un cazzotto ben assestato di mio marito (quando dicevo che il calcio è uno sport violento nessuno mi credeva…). Ho rinunciato quindi a cercare di pulire il tessuto preservando il colore, è semplicemente impossibile non potendolo sfoderare. Quindi, mentre le fodere dei cuscini le ho gettate in lavatrice e ricolorate con la coloreria italiana, alla seduta ho passato una bella mano di acqua e sapone. Assieme allo sporco è venuto via anche il colore, ma a quel divano toccherà una sorte ben peggiore…
Ho quindi sfoderato la penisola con taglierino, martello e cacciavite. Rimesso in sede le doghe e fermato con due grossi chiodi ciascuna, rifoderato e chiuso il tutto. A quel punto, con l’aiuto di mio marito, ho smontato il bracciolo per sfoderare anche lui e sistemare il legno che aveva ceduto per via della botta. Ma, sorpresa delle sorprese, il divano mi piace molto di più così, senza bracciolo! C’è molto più spazio, più luce, e anche più posti a sedere. Quindi ho tolto la fodera al bracciolo e l’ho usata per rivestire il pezzo del divano rimasto scoperto. Non si direbbe neanche che manca un pezzo, davvero!
Adesso però bisogna fare qualcosa per il rivestimento del divano che è davvero terribile! La signora del piano di sopra di tanto in tanto mi regala degli scampoli di stoffa da tapezzeria, e credo di poterli utilizzare per creare una fodera per il divano in stile patchwork. Peccato che io di patchwork non ne so davvero niente e tantomeno di cucito… Ma non sarà di certo questo a spaventarmi!
Intanto continuo a godermi queste splendide giornate all’aria aperta, osservando le mie due bimbe che giocano assieme e scoprono il mondo. Potrei desiderare qualcosa di più?