Sono certa che ogni mamma durante il primo inverno di vita del bambino si è dovuta scontrare con la dura realtà dei lavaggi nasali. Con l’inizio della scuola e le prime giornate fresche cominciano anche i primi raffreddori. Nel caso di bimbi piccoli o addirittura neonati l’unico modo per liberare loro il naso è lavarlo con della soluzione fisiologica.
Se il bimbo non ha il naso chiuso o il raffreddore non è necessario procedere con i lavaggi nasali. Il muco presente fisiologicamente nel naso di grandi e piccini è necessario per bloccare particelle di polvere o microorganismi che, diversamente, potrebbero arrivare direttamente alle vie respiratorie portando ad irritazioni o infezioni delle vie aeree.
Il raffreddore in un neonato è particolarmente fastidioso nel momento dei pasti e della nanna. Infatti i bambini fino ai 6 mesi non sono in grado di respirare dalla bocca, quindi per mangiare e per dormire hanno la necessità di avere il naso libero.
Il mio bambino è nato in Dicembre e ricordo benissimo che alla prima visita dalla pediatra avevo il mio foglietto con le domande da fare, tra le quali “cosa fare in caso di raffreddore?”. Prima risposta della pediatra: “Non lo torturi con i lavaggi nasali…”. Poi ha specificato che nel caso abbia solo un po’ il naso chiuso di usare uno spray di soluzione ipertonica e di procedere con i lavaggi nasali solo nel caso in cui lo spray non fosse sufficiente. In alternativa, esistono anche tanti rimedi naturali per alleviare i sintomi del raffreddore.
Ma come fare un lavaggio nasale efficace e che sia il meno traumatico possibile sia per il bimbo che per il cuore della mamma?
Come fare il lavaggio nasale
Le prime volte che mi raccontavano le varie procedure per fare il lavaggio del naso, ricordo che spalancavo gli occhi e pensavo tra me “Io non ce la farò mai… è una tortura… siamo al limite dell’horror…”. Questo perché (e molte di voi lo confermeranno) è molto più brutto e impressionante raccontarlo che eseguirlo.
La prima volta che ho dovuto fargli i lavaggi nasali aveva circa 4-5 mesi e ho usato l’approccio “classico”: bimbo sul fasciatoio messo di fianco, gli spruzzavo la fialetta monouso di soluzione fisiologica sulla narice superiore, pregando che uscisse dall’altra parte. La prima volta ho sudato freddo ma lui era inconsapevole, le volte successive continuavo a sudare freddo e lui urlava come un matto. Stava diventando un incubo perché al disagio mio e del bambino si aggiungevano le lamentele di mio marito che non capiva il motivo per cui fosse necessaria quella tortura!
In verità i lavaggi nasali sono davvero necessari in caso di raffreddore. Oltre ai motivi già citati, ovvero riuscire a mangiare e dormire, se il muco non viene asportato è possibile che si accumuli nei seni paranasali o nel condotto uditivo con conseguenti infezioni, sinusiti e/o otiti: il muco raccoglie i patogeni dall’esterno e diventa veicolo di infezioni.
Ma non c’è davvero nessuna soluzione per “addolcire” questa pratica? Siamo destinate a passare i raffreddori dei nostri bimbi come aguzzini con dei sensi di colpa che ci fanno diventare il cuore grande come una nocciolina?
Metodo dolce per fare i lavaggi nasali ai neonati
Non è così, una soluzione esiste. Un pediatra dell’ospedale dove lavoro mi ha spiegato un metodo per fare i lavaggi nasali che risulta essere molto meno invasivo e traumatico del metodo classico e di conseguenza anche più efficace. Non è che il bambino si diverta, però la soluzione fisiologica non gli va di traverso e si spaventa molto meno. Inoltre, basta un genitore per farlo, così non è più necessario aspettare il papà per il placcaggio 🙂
Occorrente per fare i lavaggi nasali:
- flacone da 500 ml di soluzione fisiologica a temperatura ambiente
- alcune siringhe da 5 ml (o siringhe da 10 ml se il bambino ha dai 2 anni in su)
- un asciugamano
Se il bambino è tanto raffreddato può essere necessario passare più di una siringa di soluzione fisiologica per narice. Per comodità io mi preparo già tutte le siringhe necessarie a portata di mano, solitamente 4 o 6 (2 o 3 per ogni narice), prelevando il liquido con l’ago della siringa, che poi lascio infilzato nel tappo in gomma del flacone. Fino ai 5-6 mesi sono sufficienti 4 ml, poi dai 6 mesi all’anno/anno e mezzo 5-6 ml.
La differenza con gli altri metodi è la posizione del bambino.
Il lavaggio nasale si fa direttamente in bagno sopra il lavandino.
- Girare il bimbo fronte-mondo
- Con il braccio sinistro bloccargli le braccia in modo che le manine non arrivino al viso (con il braccio opposto se siete mancini)
- Caricarsi il bambino sotto braccio (o sul fianco se è più grande) come se si stesse sostenendo una palla da rugby, facendo in modo che il suo viso sia perpendicolare sopra il lavandino.
- Bloccargli la testa tenendola tra la nostra guancia e la nostra spalla e spruzzare la soluzione fisiologica, facendo un attimo di pausa tra una narice e l’altra.
- L’ultima spruzzata potete farla con 2-2,5 ml di soluzione ipertonica che ha la funzione di sciogliere il muco ancora presente.
Procedendo in questo modo vedrete proprio il filo di muco uscire dal naso e finire direttamente nel lavandino. Dopo ogni spruzzata narice destra/narice sinistra usare l’asciugamano per pulirlo.
Se siete sprovvisti di soluzione fisiologica e avete la necessità di fare i lavaggi nasali ai vostri bimbi potete prepararla in modo semplice con la ricetta per la soluzione fisiologica fatta a casa per i lavaggi nasali.
Casualmente, acquistando una confezione di fialette di soluzione fisiologica (comunque sempre comode per aerosol o quando si è fuori casa), ho scoperto l’esistenza di una gommina da applicare alla punta della siringa che evita di graffiare involontariamente le pareti nasali del bimbo e in più fa da tappo, facendo in modo che tutta la soluzione fisiologica spruzzata esca dall’altra narice. Se siete interessate la potete trovare anche su Amazon.
Con questo metodo non ho mai usato l’aspiratore perché usciva tutto da solo, ma può essere comunque utile per completare la pulizia del naso.
Per far sì che l’effetto del lavaggio nasale duri più a lungo, soprattutto di notte, mantenere umidificata la cameretta del bimbo.
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