Scommetto che si tratta di un problema che non ti sei mai posta o che, quantomeno, ritieni sia marginale rispetto allo sporco che si forma sul piano cottura della cucina o in bagno. Gli acari della polvere in effetti sono un nemico invisibile del quale non ti accorgi o non ti preoccupi finché si manifestano le più classiche allergie come la rinite o altri disturbi dermatologici.
Non posso darti torto, anche io me ne sono occupata sempre in modo marginale, sebbene alla pulizia del mio materasso e di quello delle mie bimbe ci stessi attenta: ad ogni cambio di lenzuola ho sempre battuto materassi e cuscini col battipanni, passato un panno umido se necessario e fatto aerare il più possibile.
È sufficiente questa operazione bisettimanale ad arginare il problema degli acari? Nel breve periodo forse sì, ma a lungo andare questi si annidano sempre più in profondità e proliferano laddove non si riesce ad arrivare con i metodi superficiali. Qualche tempo fa mia madre mi raccontò di mia nonna e di come fosse dura per lei la normale manutenzione del materasso. Sì, perché all’epoca i materassi erano in lana e all’interno le molle erano tutt’altro che ortopediche. Ogni anno, durante la bella stagione, mia nonna scuciva il materasso, liberava la lana di pecora e la lava a mano. La spargeva sul pavimento di cemento del giardino e la lasciava asciugare al sole, dopo di che la sfilava con le dita per farne ciuffi morbidi, ricomponeva rete, panni e lana a ricuciva il materasso usando un grosso e lungo ago da lana. E allora il materasso era soffice come una nuvola e pulito a dovere.
Oggi per fortuna i materassi necessitano di meno manutenzione, ma non siamo ancora riusciti a risolvere del tutto il problema degli acari e delle allergie che causano. Mia figlia, ad esempio, soffre fin dalla nascita di dermatite atopica ed il pediatra ci ha spiegato che mantenere una buona pulizia del materasso può certamente alleviare il prurito che la bimba ha in alcuni periodi dell’anno, specialmente in primavera e al cambio di stagione.
Non ho risolto del tutto il problema, ma in casa mia c’è stata un notevole miglioramento da quando è entrato in famiglia il Dyson DC 43H Mattress, un piccolo gioiellino che, lo ammetto, non mi ha fatto impazzire ai primi utilizzi di tipo quotidiano come per aspirare le briciole dalla tovaglia e cose di questo tipo. Il limite non è del piccolo aspirapolvere, ma della mia abitudine all’utilizzo di grossi aspirapolvere molto potenti e, ahimé, altrettanto ingombranti. Chiaramente sperare che il DC 43H Mattress assolvesse ai medesimi utilizzi dei predecessori era un’idea folle, non fosse altro che quest’ultimo ha una potenza di 65 watt rispetto ai 2500 watt ai quali ero abituata. (Nella foto in basso manca il lungo bocchettone di aspirazione, mea culpa!)
Dicevo, ero insoddisfatta finché, finalmente, mi sono decisa a provarlo per quello che è il suo utilizzo originario, ovvero aspirare le micro particelle di polvere che si annidano su divani, materassi, tappeti e via dicendo. Ecco, in questo ambito il Dyson DC 43H Mattress mi ha piacevolmente stupita e anche un po’ scioccata, ad essere onesta.
Ho decido di provarlo sul mio nuovissimo materasso in memory foam con rivestimento antibatterico, acquistato appena 3 mesi fa e che percuoto con il battipanni ad ogni cambio di lenzuolo, come se non ci fosse un domani. Per preservarlo uso anche due copri materasso sotto al lenzuolo con gli angoli. L’ho sempre creduto un materasso immacolato, bianco e pulito come la neve.
Mi sbagliavo.
Dopo averlo battuto per almeno 10 minuti col battipanni ci sono passata sopra col Dyson DC 43H Mattress e guardate cosa è venuto fuori…
In un certo senso mi vergogno a mostrarlo perché non è bello far vedere lo sporco del proprio materasso, ma in effetti non potevo crederci io stessa. Ho fatto la stessa operazione anche coi materassi delle mie bimbe e la cosa è stata ancora più spaventosa.
A ripensarci, non riesco a credere a quanti acari avrò sicuramente inalato utilizzando il battipanni e quanto, in vero, questo fosse inefficace contro le polveri più sottili. Perché diciamocelo, quello che tiriamo su col battipanni in gran parte si rideposita sul materasso stesso (e sui miei capelli!) o finisce altrove nella stanza, sui giocattoli, sul pavimento e, praticamente sempre, non fa altro che far penetrare i batteri ancora più in profondità.
Di seguito vi faccio vedere un video veloce di cosa riesce a raccogliere questo gioiellino in appena 1 mq di materasso di mia figlia piccola.
https://youtu.be/srlDdkbHjCc
E gli acari della polvere non sono gli unici abitanti di queste polveri, là in mezzo potete trovare un cocktail di tanti esserini poco gentili come muffe, batteri, pollini e molto altro. Se poi in casa avete animali domestici, come me, non parliamone neanche!
Ecco cosa ho raccolto dalla pulizia dei due materassi delle mie figlie.
Ho testato il Dyson anche sui sedili dell’auto… ma non mi sogno neanche di farvi vedere le foto. Eppure li ho sempre puliti con altri aspirapolvere tradizionali e pensavo fossero non dico immacolati, ma almeno minimamente accettabili!
Il consiglio che vi voglio dare è quello di non limitarvi mai alle apparenze, perché il vero sporco non è solo quello visibile ad occhio umano e, come dico sempre, per ogni sporco serve l’attrezzo giusto. Immagino che nessuna di voi usi il sapone dei piatti per pulire il bagno, né il bagnoschiuma per lavare i piatti! Per questo motivo per materassi, divani e tappeti serve un aspirapolvere pensato appositamente per questo, che sappia raccogliere le polveri fini che altri aspirapolvere anche molto più potenti non riescono ad aspirare.