Mamme con neonati che dormono solo in braccio e che appena li appoggi nei freddi e gelidi lenzuolini si svegliano come li aveste messi sulla brace… vi racconto la mia esperienza con il nido di lenticchie, magari potrebbe essere anche la vostra soluzione per poter riposare qualche mezz’ora in più e meglio.
Il mio bimbo ha passato le ultime settimane dentro la mia pancia comodamente seduto in posizione podalica, quindi quand’è nato era proprio tutto “stortino”. Con il passare delle settimane la pediatra ha notato una plagiocefalia lieve a nuca e mandibola e ha ritenuto opportuno farlo visitare alla neuropsichiatria infantile. La fisioterapista che ci ha seguiti nelle settimane successive ci ha immediatamente parlato dei numerosissimi benefici del nido di lenticchie. Inizialmente pensavo fosse solo un “presidio casalingo” ma specifico per problemi posturali, poi durante il corso post parto organizzato dall’ospedale un’altra fisioterapista ce ne ha parlato elencando i numerosi utilizzi quotidiani per tutti i bambini nei loro primi mesi di vita.
Ma di cosa stiamo parlando?
Il nido di lenticchie è un tubo di stoffa a forma di ferro di cavallo che contiene le lenticchie.
Distribuendo le lenticchie in modo adeguato e incrociando le due estremità, diventa un vero e proprio nido dove far fare la nanna al nostro bimbo anche nei primissimi giorni di vita.
Noi lo abbiamo scoperto un po’ tardi, aveva già 4 mesi, ma nel momento in cui l’ho adagiato per la prima volta ha continuato a dormire beato e rilassato; si percepiva ad occhio che era comodo e a proprio agio.
Come può essere usato il nido di lenticchie?
La funzione principale del nido di lenticchie è il contenimento durante il riposo. Il bambino è stato 9 mesi nella pancia della mamma e nelle ultime settimane lo spazio era davvero poco. Lui è “abituato” a sentirsi avvolto, abbracciato… Infatti quante mamme possono raccontare notti insonni perchè il bimbo in braccio dorme mentre nel lettino si sveglia e strilla!?!
La posizione che assume il bambino adagiato sul nido porta a numerosi vantaggi:
- Il bimbo dorme supino, che ormai è risaputo essere la posizione consigliata da tutte le neonatologie e pediatrie per ovviare alla possibilità di SIDS (Sudden Infant Death Syndrome o morti bianche)
- Le lenticchie contenute del nido possono essere modellate dalla mamma per accogliere la testa del bambino in modo corretto, restando comunque un appoggio mobile, ovviando a schiacciamenti del cranio e plagiocefalie dovute alla posizione durante il sonno
- I lati del nido sostengono le spalle del neonato facilitando la respirazione
- Le estremità del nido vanno incrociate appena finito il sederino del bimbo in modo che possa appoggiarci le gambe; questa è una posizione di massimo relax per il bambino perchè gli permette di stare più raccolto (provate a muovergli le gambe dopo qualche minuto che è sul nido e vi accorgerete che sono super rilassate!),
Il nido fino ai 6-7 mesi è “più forte” del bambino, quindi il suo sonno sarà sicuro senza essere statico. Non ci sono problemi di girovagamenti per il lettino con la preoccupazione che possa andare completamente sotto le coperte!
Il mio bambino ha avuto anche piccoli episodi di rigurgiti durante il primi mesi di vita e in questi casi i pediatri consigliano di farli dormire con il busto leggermente rialzato. Alcune mie amiche avevano comprato cuscini creati appositamente per i rigurgiti, ma alla fine il bambino durante la notte rotolava giù. Con il nido invece basta posizionare un cuscino o una copertina sotto il materasso dalla parte della testa e sistemare il nido in modo che il busto del bimbo sia in corrispondenza della parte inclinata del materasso. Una volta che il bambino dorme dentro il nido di lenticchie non ha la possibilità di rotolare per il letto e mantiene la postura corretta per contrastare i rigurgiti.
Dal momento in cui il bambino comincia a sostenere un po’ la testa è bene abituarlo alla posizione prona sul tappeto da gioco durante il giorno (accortezza caldamente consigliata dalle fisioterapiste) che dovrebbe essere la posizione d’elite per i momenti di veglia del bimbo finchè non impara a stare seduto. La posizione prona ha numerosi benefici psico-motori, infatti stimola e rafforza la muscolatura dorsale e cervicale, migliora la respirazione e aumenta gli stimoli visivi. Il nido di lenticchie può essere ripiegato in modo da creare una mezza luna da posizionare sotto le ascelle del bambino in posizione prona, sostenendolo e permettendolgli di muovere un po’ le manine per, ad esempio, raggiungerei giochini.
Piegato sempre a mezza luna, il nido di lenticchie può fungere da schienale per le prime prove di seduta del bimbo: è sagomabile attorno al sederino e alle gambe del bimbo donandogli maggiore sostegno, lasciando che sviluppi l’equilibrio e il controllo del tronco un po’ per volta, mantenendo sempre una certa libertà nel movimento.
Quando il bambino comincia a gattonare, può diventare un gioco vero e proprio, dove appoggiarsi o da scavalcare, da modellare o dove provare la propria forza!
Per un suo utilizzo terapeutico per correggere eventuali plagiocefalie è consigliabile rivolgersi ad un esperto, come un fisioterapista infantile, che sia in grado di farvi vedere dal vivo come distribuire le lenticchie in modo da creare quello spazio necessario per il corretto sviluppo del cranio e/o delle ossa del volto del vostro bimbo. Il fai da te in questo caso potrebbe peggiorare la situazione.
Perchè proprio le lenticchie?
La forma piatta della lenticchia fa in modo che si crei poco attrito tra i vari semi che scivolano gli uni sugli altri, permettendo il movimento dell’imbottitura del nido. Inoltre le lenticchie dotate di buccia sono più resistenti all’umidità rispetto ad esempio al riso o altri cereali e semi.
Se siete interessate a questo strumento polivalente continuate a seguirci, perché nelle prossime settimane pubblicheremo un video tutorial su come creare il nido di lenticchie su misura per il nostro bambino. Non ne esistono in commercio ed è importante seguire alcune linee guida per creare correttamente il proprio nido di lenticchie, in modo che sia unico e perfetto per il proprio bambino.
E una volta che il bimbo è cresciuto? Io ho trovato un’ultima destinazione/funzione del mio nido di lenticchie… lo tengo ai piedi del divano per tappare il buco in modo che non ci si infilino i giochi sotto!!! :))
Questo articolo è stato scritto in collaborazione con Federica Leali, mamma e fisioterapista.