Noi genitori vorremmo sempre il meglio per i nostri figli. Vorremmo che crescessero felici, spensierati, educati e rispettosi, ubbidienti, intelligenti, brillanti… Già prima della loro nascita abbiamo già deciso che da grandi saranno persone di successo e che avranno una vita perfetta. Ci ripromettiamo di essere sempre felici e giusti con loro, siamo certi di saper riconoscere un loro malessere o una loro necessità, magari ricordando con dispiacere qualche episodio della nostra infanzia che ci ha particolarmente colpiti. Ma non sempre le cose vanno esattamente come ce le eravamo immaginate.

Bisogna dirlo, negli anni la figura della moglie ha subito qualche trasformazione. Molto di ciò che oggi sembra del tutto normale e lecito, non troppi anni fa era considerato sconveniente…

Scegliere il nome per il proprio bambino è una cosa seria. Resterà al loro fianco per tutta la vita, gli verrà ripetuto tantissime volte durante la giornata e dovrà dare l’idea che gli sia stato assegnato con amore.

Certo, a tutti sarà capitato di pensare a nomi bizzarri, a chi non piacerebbe che il proprio figlio avesse un nome unico, personale e… bellissimo?

Negli ultimi tempi le torte tendo a snobbarle un po’, mi annoiano e le trovo un po’ tristi. Per carità, sicuramente è colpa mia che non eccello nelle decorazioni e, avendo poco tempo a disposizione, mi vengono sempre tutte molto simili. In più in famiglia non siamo grandissimi amanti dei dolci e finiamo sempre per dimenticarci le torte nel frigorifero dopo averne prelevata una o due fette…

Così, per il primo compleanno della mia bimba, quest’anno ho pensato a delle minitorte. Le condivido con voi, lasciandovi la ricetta dei cupcakes agli smarties e arancia.

Oggi voglio fare la signora. Solo per oggi però, anzi, solo fino alla fine di questo articolo. Dopo di che posso anche tornare con i piedi per terra.

Oggi non voglio fare la modesta, non voglio essere quella che si accontenta: voglio osare e pretendere. E che diamine, pensate forse che io non mi meriti certi comfort? Solo perché sono una casalinga trentenne (quasi!) con due figlie, un marito e un cane non significa che non possa avere dei sogni, dico bene?

È passato un anno dal giorno in cui il mio secondo mostriciattolo è nato. È incredibile come passi velocemente il tempo, sembra ieri che la stringevo tra le braccia un attimo dopo la sua nascita, con ancora il cordone ombelicale che ci teneva unite.

Quel cordone ombelicale faccio ancora fatica a credere che sia stato reciso ed oggi è il giorno in cui avevo deciso, mi sarei data una regolata.

Anche per noi mamme che stiamo a casa, e non solo per noi, c’è la possibilità di guadagnare qualcosa tramite internet. No, non sarà certamente equiparabile ad uno stipendio vero e proprio almeno all’inizio ma qualunque cifra per quanto piccola sia, è sempre meglio di niente, no?

Le zeppole sarde sono delle frittelle di carnevale un po’ speziate e molto saporite. Le zeppole esistono in moltissime tradizioni culinarie regionali e ogni ricetta si differenzia dalle alter per alcune sue peculiarità. Quelle sarde sono delle semplici ciambelle fritte aromatizzate agli agrumi e allo zafferano.