Scegliere il nome per il proprio bambino è una cosa seria. Resterà al loro fianco per tutta la vita, gli verrà ripetuto tantissime volte durante la giornata e dovrà dare l’idea che gli sia stato assegnato con amore.
Certo, a tutti sarà capitato di pensare a nomi bizzarri, a chi non piacerebbe che il proprio figlio avesse un nome unico, personale e… bellissimo?
Ecco quindi che partono le accoppiate improbabili con i cognomi, rime impronunciabili che sembrano più degli scioglilingua, personaggi famosi che saltano fuori dal nulla. Qualche anno fa ho anche sentito di una bambina in Giappone a cui era stato dato il nome “@”, pronunciato in inglese “At”. E ok, è vero che viviamo nell’era tecnologica, ma questa povera bambina dovrà portarsi dietro la chiocciola per tutta la vita. E i genitori come si chiamavano, Bit e Microchip?
Io, devo ammetterlo, sono stata molto combattuta fino all’ultimo. Per la primogenita io e mio marito abbiamo redatto una lunghissima lista di nomi femminili, erano circa una trentina e tutti italianissimi o addirittura romani. La pagina dei nomi maschili era molto scarna, forse conteneva 2 o 3 nomi in croce, romani. Quando abbiamo buttato giù qualche idea ancora non sapevamo il sesso ed è stato davvero molto faticoso arrivare all’ecografia con così poca ispirazione. E se fosse stato maschio? Speriamo di no, sarebbe il primo bambino a non avere un nome fino ai 3 anni o più!
Evidentemente il fato ci è venuto incontro, perché abbiamo avuto due bambine. Scegliere il nome per la prima è stato difficile, ma per la seconda non abbiamo fatto altro che scegliere il secondo nome nella lista già fatta tre anni prima, niente di più semplice!
Se ancora non avete figli ma pensate che voi non avreste alcuna difficoltà a scegliere il nome, oppure ne avete già qualcuno che adorate e vorreste affibbiare a vostro figlio, sappiate che la cosa è ben più complessa di quanto si pensi.
Il nome perfetto
– Il nome perfetto deve essere anzitutto melodioso. Deve accordarsi con il cognome e creare una sorta di continuità, di armoniosità. Dovrete ripeterlo e sentirvi fieri ogni volta che lo fate. È un po’ come scegliere il vestito per le nozze, vi acontentereste del primo vestito carino che trovate in vetrina? Certo, un vestito può essere splendido visto addosso ad un manichino, ma come cade su di voi?
– Lungo o corto? La regola vorrebbe che se il cognome è lungo, allora il nome dovrebbe essere corto e viceversa. Nei vari documenti il nome deve stare ben comodo negli spazi assegnati, deve essere veloce da leggere e identificare ma, allo stesso tempo, deve avere un po’ di sostanza. I nomi doppi in qualche caso possono sollevare i genitori dalla responsabilità verso i parenti, per non offendere nessuno si può scegliere di dedicare il secondo nome a qualche persona a cui vogliamo davvero tanto bene. Ma i nomi doppi creano tanti problemi, le persone non sanno mai come chiamarvi, quando dovrete compilare i documenti se per caso una volta non mettete il secondo nome poi sono cavoli amari. Insomma, se proprio ci tenete fatelo, ma pensate anche ai bambini…
– A cosa ci fa pensare? Che siamo o meno disposti ad ammetterlo, i gusti per i nomi sono grandemente influenzati dalle persone che abbiamo incontrato nella nostra vita e dall’impressione che abbiamo avuto di loro: “Anna, quella zia antipatica che mi dava sempre i pizzicotti, non chiamerei mai mia figlia così” oppure ” Giorgio! Sì certo, il mio carissimo amico del liceo. Che divertimento assieme a lui… sì, Giorgio è un nome che a mio figlio starebbe proprio bene, se poi fosse anche così simpatico…”.
– Diminutivi. Anche loro sono importanti! Come verrebbe chiamato vostro figlio a scuola o dai parenti? Gio? Ele? Mari? E se invece gli deste un nome che non ha diminutivi? Anna, Piero, Mario…
Parenti poco compiacenti
“Come hai detto che vuoi chiamare tua figlia? Letizia? CHE BRUTTO!!!!”
Che il nome scelto possa piacere o non piacere, è normale, ma i parenti spesso e volentieri eccedono nella dimostrazione del proprio punto di vista finendo per rovinare l’entusiasmo dei genitori. Prima di scegliere Ginevra, io e mio marito avevamo avanzato diverse possibilità ai reciproci parenti e non sempre abbiamo avuto buoni riscontri. A mio suocero ad esempio avevamo proposto “Mimmuzza” e “Cammela” (sì, con doppia M), pensando di fargli cosa gradita date le sue origini siciliane ma, “stranamente”, non sembrava molto convinto.
A mia madre, invece, non piaceva Cassandra. Forse l’idea che il nome di una strega arsa sul rogo venisse affibbiato a sua nipote poteva sembrare un po’ forte, ma d’altra parte quante altre Cassandra ci sarebbero state in giro?
Ecco allora che i calendari ci vengono in aiuto. Si sfoglia tutta la lista dei santi e… che ce ne fosse uno, dico uno, con un nome minimamente pronunciabile? E se neanche i calendari ci vengono in soccorso, internet ha per noi tantissimi database da cui attingere, di certo ci sarà il nome perfetto per nostro figlio.
Con questo articolo partecipo al BolgTank di Donna Moderna di questo mese.
3 Commenti
Come già ti ho detto in precedenza non ho figli. Ma mi è capitato di pensare ai nomi dei figli. E caspita, quanto hai ragione! Nè lungo perchè poi di certo sarà usato un diminutivo, magari poco piacevole, un nome mozzato no. Troppo corto mi sembrerà di chiamare il mio cane. E sarà possibile trovare un nome che metta d’accordo tutti?! o addirittura i genitori stessi?!!!
Hai proprio ragione! E se la cosa fosse solo riferita ai figli ancora ancora, ma a volte devi dare il nome ad animali, caselle di posta, siti internet, pupazzi, ricette… I omi sono un incubo 😀
[…] siete ancora indecisi, La torre di cotone vi viene in aiuto con un post tecnico sulla scelta del […]