Non c’è scampo, siamo fatti tutti allo stesso modo. Prima di diventare genitori siamo degli ottimi giudici e abbiamo in mente già una direzione che seguiremo coi nostri figli, chiara e lineare. Un’educazione di quelle che in caserma se le sognano! Mio figlio farà questo e questo, io sarò buona ma severa, sempre giusta. Non mi farò mai vincere dagli occhietti languidi, sarò così e cosà…
E poi si diventa genitori.
E poi ci si rende conto che erano tutte cavolate ed io ero tremendamente presuntuosa, lo confesso.
Ma i genitori non gli insegnano le buone maniere?
Un classico, bambino che impazzisce quando va a casa di qualcuno e, peggio di Tazmania, travolge qualsiasi cosa gli capiti a tiro riducendola in mille pezzi.
Diventando mamma ho capito che, in molti casi, i genitori possono davvero poco quando la follia dei bambini prende il sopravvento. Proprio due giorni fa mia figlia ha salutato un’ospite che entrava in casa con un dito nel naso e l’altro nell’orecchio.. Sono morta dall’imbarazzo ma… che potevo farci?
È più grande lui del passeggino
Un classico, un bimbo molto molto cresciuto che viene scarrozzato ancora dalla mamma in giro per i supermercati. Non mi vergogno a dire che con la bimba di 3 anni spesso rinuncio ad andare da qualche parte perché ho dato via il passeggino, e tenerla per mano è un incubo! Oltre alla paura di perderla in giro, diventa noiosissima quando si stanca e vuole stare in braccio. Noi mamme siamo pigre? No, direi più pratiche…
A mio figlio spiegherò sempre il perché di tutto
Se mio figlio mi farà una domanda, presterò attenzione e risponderò sempre in modo esaustivo e, soprattutto, sinceramente. È giusto che sappia da subito come funziona il mondo e non cresca con in mente stupide idee che servono solo a rendere la vita dei genitori più facile.
E poi… Mamma perché dobbiamo morire? Mamma da dove escono i bambini? Mamma come facciamo a vedere? Mamma come mai la terra è rotonda se io guardando lontano vedo tutto dritto?
In alcuni casi mento spudoratamente, altre volte non so neanche rispondere. Sono una pessima madre…
Non darò mai caramelle a mio figlio come premio
Non darò mai a mio figlio l’idea che debba fare le cose nel modo giusto solo per ricevere un premio. Lui dovrà fare il bravo perché è giusto che sia così, sarà sempre mosso da buoni e sani principi…
Oggi dopo ore a tavola per convincerla a mangiare almeno una forchettata di pasta: “Mamma ma dopo mi merito il premio?”. Sì tesoro, basta che mangi ti prego…
Amore di mamma se ti do una caramella mi prometti che stai zitta e ferma per 5 minuti?
Avrà rispetto delle sue cose
Vedendo come i figli degli altri riducevano vestiti e giocattoli, mi sono sempre chiesta se gli avessero mai insegnato il rispetto delle cose e degli sforzi che ci vogliono per comprare qualcosa. Perché giocattolo rotto = soldi buttati = mancanza di rispetto verso i genitori.
Le mie bimbe hanno due cassoni di giocattoli dei quali non riesco neanche a distinguere le identità. la bambola di Elsa ha i vestiti di Capitan Uncino, il Peluche di Bianchina ha subito un’operazione chirurgica, la testa di Christoph è stata rimossa e sostituita da una pallina di pongo.
Ho capito che non è questione di mancanza di rispetto, i bambini hanno modi diversi di giocare e trovando sempre nuove destinazioni d’uso a qualcosa che poi, alla lunga, per loro diventa noioso. Ho iniziato a chiamarla “creatività”.
1 Commento
Carla io ho due maschietti… come ti capisco. E pensare che da ragazza mi chamavano la signorina Rottenmeier invece ora mi ritovo con due piccoli teppisti 🙂 .
Ci credi che per mettere la cintura di sicurezza al più grande una volta l’ho dovuto tenere bloccato con il ginocchio e con un gomito… e poi si è liberato lo stesso.
Ma la cosa più incredibile è che non solo ho fatto anche il secondo figlio, ma ne avrei voluti anche altri.